Azerbaijan

Il sistema economico è sempre più complesso e globale, con cambiamenti repentini dei modelli di business, nelle organizzazioni e nelle regole. L’allargamento dei confini della competitività a livello internazionale impone un confronto serrato per mantenere l’efficienza e la sostenibilità nel tempo del proprio modello di business e del valore dell’impresa.

I nostri interventi all’estero sono particolarmente diretti verso quei mercati in cui la sostenibilità del business sia garantita nel tempo, per questo abbiamo scelto l’Azerbaijan come paese di riferimento per lo sviluppo delle relazioni con le aziende italiane.

L’Azerbaijan è uno dei Paesi a maggiore tasso di crescita fra quelli dell’ex URSS. L’esportazione di idrocarburi è la principale fonte di ricchezza e rappresenta il 94% dell’export complessivo. Secondo i dati forniti dall’ Economist la crescita generale per il 2014 è stimata al 2,5%, in leggera flessione rispetto alle stesse previsioni del 2013. Le proiezioni di sviluppo della stessa fonte (Economist, Dic. 2014) per il prossimo triennio (2,7% – 3%), evidenziano come il Paese dovrà certamente far fronte ad una serie di problematiche Pgenerali del petrolio, gli investimenti del settore petrolifero, l’andamento della produzione di materie prime energetiche, i rapporti con gli altri Paesi dell’area e la diversificazione economica.

La recente e drastica flessione del prezzo del barile potrà maggiormente stimolare il processo di diversificazione economica che è la sfida di questo momento, come descritto nel documento di programmazione nazionale “Azerbaijan 2020: Look into the Future”. E proprio i comparti industriali emergenti non-oil (agricoltura, turismo, ICT etc.,) hanno infatti registrato una crescita del 7% nel 2014.

Alcuni dati che esemplificano l’andamento del Paese: oltre US$ 170 miliardi sono stati investiti nell’economia nazionale nel 2013. Il Global Competitiveness Report 2013-2014 (World Economic Forum) posiziona l’Azerbaijan al 39° posto (l’Italia è 49° su 148 Paesi). La International Telecommunication Union indica che circa il 60% popolazione azera usa internet (l’Italia si allinea col dato azero).

 

Italia & Azerbaijan

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Anche per il 2014 (Gennaio – Dicembre) l’Italia riconferma il suo primato commerciale con l’Azerbaijan con un interscambio di 6,08 miliardi di euro con una rispettiva diminuzione del 19,6% (pari a circa 1 miliardo e 325 milioni di euro), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente dovuto in buona parte alla diminuzione del 20,4% del valore delle nostre importazioni, rappresentate essenzialmente da materie prime energetiche.

Le esportazioni italiane hanno registrato un fatturato di 595,29 milioni di euro, rispetto ai 516,50 milioni di euro del 2014 con un aumento del 15,3%, rispetto allo stesso periodo dell’anno corrispondenti a circa 78 milioni di euro di aumento. Le performance più interessanti sono state registrate dalle filiere connesse al settore edilizia e costruzioni (es. sistemi di illuminazione, materiali da costruzione pregiati, mobili e arredo), ma anche dal comparto moda e calzature (Fonte: Ufficio ICE di Baku).

Da segnalare inoltre che, grazie ai rilevanti programmi di investimento finanziati dal Governo e dal Fondo Sovrano SOFAZ, notevoli sono le opportunità per le imprese italiane nel settore infrastrutturale, delle costruzioni e dell’ingegneria civile, dei trasporti, delle attrezzature per l’industria chimica e petrolchimica, industria metalmeccanica, industria tessile, industria metallurgica, agricoltura e agroindustria (il 2015 è stato dichiarato “Anno dell’Agricoltura” dal Presidente della Repubblica) e tecnologie per la salvaguardia dell’ambiente. Di importanza crescente, le opportunità per il comparto alimentare.